Vision

More brain, less steel and cooper

Il mondo dell’energia è sulla soglia di una svolta di sistema, lo sviluppo di un nuovo modello di mobilità, con una preferenza del vettore elettrico a scapito dei combustibili tradizionali, vedrà convergere settori industriali oggi tra loro distanti:

automotive

con nuovi criteri progettuali, l’entrata in campo di costruttori diversi dai tradizionali e l’invasione di veicoli leggeri, dai monoruota ai monopattini alle e-bike più sofisticate;

distribuzione di prodotti energetici per autotrazione

non più soltanto Oil & Gas ma anche energia elettrica attraverso tecnologie in rapida evoluzione, sistemi di stoccaggio in prima linea;

infrastruttura elettrica

la cui architettura, risalente ormai al dopoguerra, risulta deficitaria rispetto alle esigenze di sviluppo generalizzato di sistemi di ricarica veloci per autoveicoli;

tecnologie di comunicazione e controllo digitali

che permetteranno servizi altamente innovativi, dalla geolocalizzazione intelligente fino alla guida assistita ed autonoma;

architettura innovativa

con la realizzazione di spazi e strutture dedicate che consentano l’utilizzo migliore del tempo necessario alle ricariche minime con servizi progettati principalmente sulle esigenze delle persone;

la smart city

ovvero la possibilità che attraverso un approccio “more brain, less steel and copper” si realizzi l’interconnessione intelligente fra tutte le risorse energetiche disponibili ed il loro corretto bilanciamento con la domanda, in modo da realizzare concretamente quanto sotteso dal generico termine “sostenibilità”.

La mobilità elettrica si sta affermando come alternativa all’attuale modello basato sull’uso di combustibili fossili.  Le batterie al litio offrono ad oggi una densità energetica in grado di supportare egregiamente applicazioni nel settore automotive, ma le differenze con il modello di mobilità basato sui motori termici sono profonde e strutturali.

Il veicolo elettrico è una grande batteria su ruote. Data la sua natura può essere produttivo non solo in movimento, svolgendo un servizio di trasporto, ma anche da fermo, tramite scambio di energia per servizi di rete in un’ottica di “smart purchase” In tal modo lo scambio di energia diventa anche fattore di remunerazione.

Pertanto, ogni utente EV non utilizzerà il mezzo semplicemente per spostarsi in una dimensione spaziale alla quale siamo abituati utilizzando i veicoli convenzionali, ma interpreterà il tempo di connessione alla rete secondo il proprio interesse, quindi non più solo di movimento ma in ottica di ottimizzazione economica e di efficienza temporale.

La natura stessa della mobilità elettrica sarà trainante e trainata dalla digitalizzazione diffusa sia per:

1. il coordinamento e lo sviluppo dei piani di smart mobility (aree di sviluppo che prevedano la coesistenza di fattori fra alto afflusso e robustezza dell’infrastruttura di rete elettrica)

2. le forme complesse e variabili in real time del mercato dell’energia elettrica, con conseguente necessità di diversificare (anche attraverso autoproduzione) prezzi di acquisto e potenze impegnate in ottica «smart purchase»

3. la necessità di sfruttamento ottimale del tempo necessario ad una connessione EV, non inteso solo come azione passiva di «rabbocco energetico» ma interpretato in ottica di D-R e VPP

In tale ottica, essendo il tempo di connessione del veicolo EV alla rete un fattore dirimente sia in chiave passiva (tempo minimo di ricarica) che in chiave attiva (fornitura di servizi alla rete tramite le batterie on board), si entra nel concetto di multidimensionalità della mobilità elettrica.