Consulenza & Formazione
Data la complessità del tema, per le attività di consulenza e formazione, DSI si avvale della collaborazione di Morris Consulting, società inglese con sedi a Londra, Roma e Milano – specializzata in consulenza strategica, marketing, comunicazione e accelerazione di Start Up.
Punto di flesso storico
Pandemia e sue conseguenze, conflitti in corso, instabilità della situazione geopolitica, avvento di tecnologie potenzialmente disruptive ci pongono davanti alle sfide poste da un punto di flesso nella storia, cioè in un momento critico che segna un cambiamento improvviso, drammatico ed imprevedibile del corso degli eventi.
Questa fase viene da molte parti definita “crisi”, termine la cui genericità non aiuta a delinearne i contorni esatti, e quindi le strategie di contrasto. Forse sarebbe più corretto definirla “catastrofe” nel senso matematico del termine, cioè passaggio di un sistema in equilibrio ad un altro sistema in equilibrio attraverso una discontinuità imprevedibile.
La discontinuità è un elemento destabilizzante che genera: ansia, paura, panico, e incertezze/crisi a loro interconnesse.
Rapidità del cambiamento tecnologico.
L’avvento dell’intelligenza artificiale, l’automazione, e la digitalizzazione stanno trasformando i vari settori in modi imprevedibili.
Crisi ambientale.
Il cambiamento climatico e la crescente consapevolezza della sostenibilità hanno alterato le priorità sia dei consumatori che delle aziende.
Instabilità geopolitica.
Conflitti internazionali, guerre commerciali e tensioni politiche rendono il contesto globale estremamente instabile, soprattutto nel settore energia.
Pandemia globale.
La recente pandemia di COVID-19 ha dimostrato come eventi imprevisti possano sconvolgere le catene di approvvigionamento globali e alterare le dinamiche di mercato.
Per un’azienda, navigare in questo panorama richiede un cambio di paradigma rispetto ai modelli tradizionali di gestione. Le decisioni non possono più basarsi su approcci lineari e prevedibili, su piani strategici rigidi e a lungo termine. Al contrario, devono sviluppare la capacità di adattarsi rapidamente e di anticipare i cambiamenti attraverso accurate analisi e di contesto coniugate ad un efficace approccio olistico.
La presa di coscienza, la consapevolezza è l’elemento fondamentale per approcciare metodologicamente la discontinuità. Man mano che si prende coscienza della realtà oggettiva, i comportamenti di tutti, individui, aziende, comunità, istituzioni, cambiano, anche radicalmente.
Approccio Olistico
Adottare un approccio olistico significa considerare l’azienda come un sistema complesso, in cui ogni parte è interconnessa con le altre.
Questo approccio presenta diversi vantaggi:
Visione globale.
Permette di avere una visione d’insieme dell’azienda, evitando che i diversi dipartimenti lavorino in silos. Ogni decisione deve essere valutata in termini di impatto sull’intero sistema.
Integrazione delle competenze.
Un approccio olistico richiede la collaborazione tra diversi ambiti di competenza, facilitando l’innovazione e la creazione di soluzioni creative ai problemi.
Resilienza organizzativa.
Un’organizzazione che adotta una visione olistica è più capace di adattarsi alle perturbazioni, in quanto considera una più ampia gamma di fattori nel processo decisionale.
Pianificazione scenari alternativi.
Prepararsi a diversi scenari è essenziale per gestire l’incertezza. Le analisi aiutano a creare piani di contingenza che possono essere attivati in caso di cambiamenti improvvisi.
In un punto di flesso storico le aziende devono evolvere i loro metodi di gestione per rimanere competitive.
Le analisi preliminari e l’adozione di un approccio olistico sono strumenti essenziali per navigare questo contesto in modo efficace.
Investire in questi processi non solo aiuta a mitigare i rischi, ma consente anche di cogliere nuove opportunità in un mondo in continua evoluzione.
Le aziende che riusciranno ad abbracciare la complessità e a gestire l’incertezza con flessibilità saranno quelle che prospereranno nel lungo termine.